Intervista ai ballerini Simone Facchini e Gioia Abballe

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ARTE E CULTURA EVENTI ITALIANI A BUENOS AIRES

Il tango: una cultura e un modo di vivere

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Simone Facchini e Gioia Abballe vivono a Sora, un comune della Provincia di Frosinone (Lazio). Si sono conosciuti all’età di 9 e 10 anni proprio per iniziare il loro percorso di ballo insieme; un sodalizio che dura ormai da ben 19 anni. “Abbiamo iniziato con le danze latino americane e all’età di 11 anni, con il tango argentino, raccontano.
Oltre al ballo, Gioia si è laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma e sta finendo la seconda laurea in System Design in Isia. Simone invece studia Ingegneria ambientale all’Università di Torvergata a Roma.
L’anno scorso sono diventati vice-campioni nel Mondiale della musica simbolo di Buenos Aires. E non solo: hanno anche vinto il premio speciale del pubblico. Due ragazzi appassionati che hanno dedicato tutta la loro gioventù e la maggior parte della loro vita allo studio e alla danza. E per loro due il tango non è solo un ballo; è molto di più.

Una vita insieme

Tra Gioia e Simone esiste un bellissimo rapporto di amicizia, stima e fiducia. “Non ricordiamo un giorno in cui non siamo stati insieme”, spiegano. Hanno condiviso molti momenti importanti, traguardi, sacrifici e gioie. E anche se sono molto diversi caratterialmente, condividono una forte passione per la danza e il tango.

Tango

“Il tango ci ha dato e ci sta dando tante soddisfazioni sia da un punto di vista emozionale che lavorativo”, spiegano gli intervistati. PhotoCredit: Matteo Marotta 2015

Perché proprio questo ballo?

“Il nostro insegnante, Claudio Natalizio, ci ha iniziato al tango. Tornato da un viaggio a Buenos Aires, ci disse che era rimasto colpito dal tango e dalla cultura argentina e così iniziò il nostro cammino di apprendimento verso questo ballo”, spiegano i ballerini. Oltre alle lezioni e pratiche quotidiane con il loro maestro, ambedue hanno studiato con i migliori insegnanti del periodo presenti nel circuito italiano e panorama mondiale.
Simone, da parte sua, racconta che inizialmente non voleva ballare tango; lo vedeva come un ballo un po’ noioso e per adulti. Gioia invece ne è rimasta subito affascinata e innamorata, a tal punto da dirgli: “O balliamo tango oppure io e te non balliamo più insieme” – una donna molto decisa sin da piccola! -. Ovviamente lui ha accettato ed ora tutti e due ne sono innamorati.

Un bel rapporto con l’Argentina

Per Gioia e Simone l’Argentina ormai è diventata una seconda casa, in cui hanno moltissime amicizie e non solo; anche una famiglia acquisita che li accoglie sempre a braccia aperte, dalla quale loro hanno imparato molte usanze. “La cultura Argentina in fin dei conti è molto simile a quella italiana, l’apertura, la solarità e condivisione”, aggiungono.

“Il tango ci ha cambiato la vita”

Ballare ormai significa tutto per loro. “Ci piace molto ballare il tango perché oltre ad essere una danza è soprattutto una cultura, un modo di vivere. Perché per ballarla al meglio bisogna entrare nelle usanze e nei modi di fare della cultura argentina. Il tango ci sta dando l’opportunità di fare molteplici esperienze di vita, viaggiare e respirare sempre nuove emozioni. Ci ha permesso di ballare in tutto il mondo e con grandissimi ballerini e artisti che hanno fatto la storia del tango. I sacrifici per raggiungere un obiettivo sono molti, ma ne vale la pena perché l’amore e la passione per il tango ci ha portati a conoscere noi stessi e tantissime realtà.”

Fonte: Youtube

Il tango: una cultura e un modo di vivere ultima modifica: 2018-05-28T09:00:27-03:00 da Julieta B. Mollo

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