Anna Luana Tallarita: l'artista jazz che sogna di ritornare in Argentina

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ARTE E CULTURA INTERVISTE

Anna Luana Tallarita: l’artista jazz che sogna di ritornare in Argentina

L'artista jazz che sogna come fare un tour a Buenos Aires.

Abbiamo avuto l’enorme piacere di intervistare Anna Luana Tallarita. Una vera artista jazz che ha un sogno nel cassetto: fare un tour nella città di Buenos Aires per far conoscere la sua musica jazz. Luana ci racconta che vuole organizzare un tour presso le comunità d’italiani in Argentina.

Anna Luana Tallarita, cosa ci puoi raccontare di te?

Io sono nata in Italia, in Calabria per la precisione, e la mia città si chiama Gioia Tauro. Da lì mi sono spostata in molte città italiane con lo scopo di studiare, studiare tanto. Milano mi ha accolta come artista sia nell’ambito del design, della moda e della musica jazz. In Europa, sono stata sia a Parigi che a Madrid, poi sono finita a Lisbona, dove attualmente ho una doppia nazionalità portoghese-italiana perché ci sono rimasta molti anni e la considero la mia seconda città.

Anna Luana Tallarita ha avuto modo e occasione di poter viaggiare e vedere e studiare tutta Italia

Luana è un’artista che ha viaggiato in Italia per studiare. È stata a Parigi, Madrid e anche a Lisbona. PhotoCredit: Anna Luana Tallarita

Com’è iniziata la tua carriera come artista jazz?

Il mio rapporto con il jazz è iniziato quasi per caso perché mi sono ritrovata a comporre il testo di una canzone. Oggi solitamente creo prima le musiche e dopo i testi, ma quella volta nacque un testo che ho dedicato ad una persona, e dopo quel testo scrissi una musica e partecipai al festival, per poi vincerlo. “Avevo 16 anni e improvvisamente capii che dentro di me c’era una cantante che io non conoscevo e che aveva composto un brano che andando a guardare la griglia armonica non era altro che una sequenza di II V I come lo standard jazz Autumn Leaves”.

Da lì ho capito che c’era qualcosa di più. Successivamente, mi è stato anche presentato chi è riuscito ad aprirmi gli occhi e a farmi capire che il jazz sarebbe stata la mia strada e ho iniziato ad ascoltare i primi musicisti. Ho avuto la fortuna di andare a Siena e frequentare la grandissima scuola del Siena jazz, dove c’erano i nuovi musicisti fiorenti di jazz italiani e da lì ho proseguito la mia carriera.

Di cosa parli nelle tue canzoni?

Nelle mie canzoni parlo di molte cose e ne parlo con lo sguardo di un italiano, di un sentimentale, di una persona passionale. I miei testi si vede che hanno alle spalle quella che è la storia del cantautore italiano, del resto io sono un’ allieva di Mogol, pertanto porto dietro la tradizione della scrittura per la canzone italiana. Parlo di amore, parlo di migrazione, parlo di riuscire ad essere se stessi anche in una società che non ti accetta. Cerco di toccare tutti i temi con molta semplicità ed in modo diretto proprio perché voglio che arrivino delle emozioni e questo sia quando canto jazz ed improvviso e sia quando i brani hanno degli arrangiamenti più legati alla Bossa Nova o al Jazz più morbido quasi pop.

Il rapporto di Anna Luana Tallarita con il jazz è iniziato quasi per caso.

Anna Luana Tallarita durante una esibizione. PhotoCredit: Anna Luana Tallarita

Luana: un’artista a 360°

Oltre alla musica, a scrivere e comporre testi, scrivo anche in altri settori e per altri argomenti perché adoro scrivere. Scrivo come giornalista per la Federazione Internazionale dei Giornalisti del Turismo (F.I.J.E.T.) e scatto fotografie, altra grande passione. Le mie fotografie sono state pubblicate anche in dei testi sia in Portogallo che in Brasile ed esposte così come i miei quadri e dipinti.

Anche i miei scritti sono stati pubblicati: quest’anno in Italia uscirà un libro che si chiama “Il potere del potere”, editore Rubbettino. Sono dei saggi in cui cerco di spiegare come “la parola quale luogo di potere apre lo scenario a tutta una serie di conseguenze sulla volontà di questo e sulle sue successive manifestazioni materiali, che esplicano chiaramente come la percezione dello stesso dipenda tanto dallo spazio quanto degli elementi che in esso sono assenti o presenti. Si perché il dominio, come volontà di potere manifesto, necessita di confini spaziali. Che si spostano in questo o altro ambito, passando dalla geografia, alla narrativa e alla filmografia. Fino al corpo, primo luogo in cui la volontà di potere si manifesta attraverso l’azione”. 

Amo molto pensare alla mia arte e cerco di espanderla in ogni settore. La mia carriera come artista di jazz si è sviluppata a livello internazionale perché ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste che mi hanno incoraggiata invece di quelle che non avevano capito le grandi possibilità che si racchiudevano nella mia personalità e nella mia voce. Pertanto, la cosa molto bella è stata riuscire a scoprire questa mia passione innata.

Il mio linguaggio è stato il frutto delle esperienze che ho avuto dall’incontro con musicisti importanti, che nel corso della mia vita hanno fatto la differenza. Come dicevo prima, tutto è partito da Siena, poi Milano, Bologna, Parigi, Spagna, Portogallo ed oggi ancora l’Italia. In Italia ho registrato il mio bellissimo disco con tre musicisti straordinari: Dario Rosciglione, Andrea Rea e Lucrezio De Seta. Loro fanno la storia del jazz moderno in Italia. Ho avuto anche l’occasione di lavorare con grandi artisti italiani come per esempio Enrico Intra.

Anna Luana Tallarita vuole organizzare un tour che venga svolto presso le comunità di italiani in Argentina.

“Avevo 16 anni e improvvisamente capii che dentro di me c’era una cantante che io non conoscevo!”. PhotoCredit: Anna Luana Tallarita

Che rapporto hai con l’Argentina?

Innanzitutto sono molto felice di essere qui insieme a voi a raccontarmi in questa intervista e sono anche molto felice di poter realizzare il mio sogno di tornare in Argentina e cantare a Buenos Aires. Ho avuto il piacere di visitare l’Argentina una sola volta, durante un tour organizzato dall’ UNESCO in America Latina.

Il mio rapporto con l’Argentina nasce dal fatto che molti miei amici e ,parenti lontani sono venuti proprio qui. Per un italiano l’Argentina ha sempre rappresentato una terra in cui approdare da emigrato e poi costruire una nuova vita. E così è stato, tant’è che in Argentina c’è un altro Tallarita, Miguel il cui padre, originario di Oppido Mamertina è cugino di mio padre! Lui suona jazz come me e questo significa che ci portiamo questo seme dell’arte e della musica jazz dietro.

Perché hai questa voglia di venire a Buenos Aires per fare un tour?

Il progetto che voglio sviluppare a Buenos Aires ha a che fare appunto con l’idea che questo tour venga svolto presso le comunità di italiani in Argentina e che sia anche aiutato e appoggiato dagli imprenditori argentini di origine italiana proprio perché io adoro questo rapporto storico che c’è fra l’Italia – specialmente l’Italia meridionale – e l’Argentina.“Vorrei riscoprire le radici comuni ed i valori tipici del popolo italiano attraverso un linguaggio particolare, emozionante e mai scontato che è quello della musica jazz”

Anna Luana Tallarita: l’artista jazz che sogna di ritornare in Argentina ultima modifica: 2018-04-13T11:39:49-03:00 da Amira Celeste Giudice

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