Solidarietà che unisce, un evento che lo scorso 14 novembre ha portato insieme la comunità di expat italiani di Buenos Aires, gli italo-argentini, soci e membri di istituzioni e associazioni, gli chef italiani e la diplomazia che ci rappresenta. Tutti uniti per raccogliere fondi e contribuire al lavoro svolto dal Patronato Italiano. Un’istituzione con 140 anni di storia, da sempre dedita alla beneficenza nei confronti dei connazionali più bisognosi. Ma negli ultimi tempi anche il Patronato, che si appoggia sul volontariato, fa fatica a sostenere le proprie attività. Per questa ragione il Consolato Generale di Buenos Aires ha promosso un grande evento di raccolta fondi.
L’Ambasciatrice d’Italia madrina della serata e il Console Generale di Buenos Aires come anfitrione
La serata di beneficenza si é svolta presso l’Hotel Panamericano, avendo inizio alle ore 20:30. Si é trattato di un evento al quale hanno preso parte circa 350 persone. Moltissimi i partner che hanno offerto prodotti e servizi a beneficio della raccolta fondi. Fiat Argentina, il CCI-Centro Culturale Italiano, il Circolo Italiano, Pirelli Neumaticos S.A.I.C., la Camera di Commercio Italiana in Argentina, il gruppo Techint, le cantine Catena Zapata, Digimpex, l’Hospital Italiano, la Fundacion Roca e lo stesso hotel Panamericano, tra gli altri. Il ricavato della serata ammontava a 450.000 pesos solo grazie alla vendita dei biglietti. Ma si tratta di una parte di quanto si spera di ricavare. L’obiettivo è trovare sostenitori stabili, per aiutare in maniera costante le 235 famiglie assistite dal patronato.
La presentatrice, Veronica Varano, ha condotto i vari momenti della serata emozionandosi al ricordare la storia di emigrazione della propria famiglia. Un argomento centrale della serata dato che il Patronato Italiano, nato nel 1877, ha il fondamentale obiettivo di sostenere materialmente i discendenti di quegli emigranti che purtroppo non hanno mai fatto fortuna in Argentina. Dopo un video di presentazione del Patronato Italiano, della sua storia, dei suoi volontari e delle attivitá che svolge, ci sono stati i saluti di benvenuto. Ha parlato il Presidente Baccanelli, che poi ha ceduto la parola al Console Generale. Il dott. Smimmo, col supporto dello staff del consolato, ha avuto un ruolo centrale nella riuscita della serata. Infine la Signora Ambasciatrice Castaldo che ha rinnovato il suo invito a sostenere il patronato ricordando che fornisce assistenza medica, psicologica, vestiti e cibo.
BACI: gli chef italiani uniti a sostegno del patronato
Tra gli altri grandi successi di quest’evento riuscito, c’è stata la nascita di “BACI”: Buenos Aires Chef Italiani. Un’iniziativa che per la prima volta ha portato insieme vari cuochi italiani che gestiscono ristoranti a Buenos Aires e nei paesini vicini. Hanno deciso di unire i propri sforzi in favore di una buona causa. I cuochi italiani, oltre a preparare questo menú ad hoc per i commensali, hanno contribuito a trovare sponsor per i prodotti offerti e cucinati, tutti doverosamente made in Italy. Nel saluto al pubblico, a fine serata, hanno ricordato che BACI è nato con l’evento ma proporrà altre attività per gli amanti della nostra cucina, residenti a Buenos Aires.
In sala, tra gli altri, la dott.ssa Lodovica Gnocchi, vicepresidente del patronato che svolge un importante lavoro di supporto al presidente Baccanelli, specialmente sul piano operativo. Non sono mancate neppure le damas rosadas, note in Argentina per il lavoro volontario che svolgono negli ospedali del paese. Le signore collaborano con l’attività quotidiana del patronato nella distribuzione di cibo e indumenti. Infine è stato ospite della serata anche il famoso comico argentino Ariel Tarico che, tra uno sketch e l’altro, ha ricordato di portare con sè il bigliettino con il numero di conto corrente lasciato sui tavoli.
Una serata che ha mostrato lo spirito di solidarietà della comunità italiana di Buenos Aires. Chi “ha fatto l’America” si è mostrato disponibile ad aiutare i connazionali meno fortunati…