Coco on the road: il sogno di girare il mondo in moto!

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INTERVISTE

Coco on the road: il giro del mondo in moto!

Il sogno di girare il mondo in moto.

Sebastiano Coco, originario di Catania e cresciuto a Zafferana Etnea, ha sempre avuto un grande sogno: viaggiare e conoscere il mondo in moto! Già da piccolo, si immaginava motociclista tanto che trasformò la sua bicicletta applicando alla ruota posteriore un pezzo di cartone con una molletta da bucato che, battendo sui raggi, simulava il rumore del motore. Questo suo amore per il viaggiare è cresciuto sempre di più dopo matrimonio, dato che Sebastiano e sua moglie condividono la stessa passione per le avventure così decidono di cominciare a viaggiare e conoscere le più disparate parti del mondo. Negli ultimi anni, sono riusciti a combinare l’amore per il viaggio all’amore per  la moto.

Sebastiano Coco ha un sogno da piccolo: girare il mondo in moto!

Sebastiano ci racconta che è difficilissimo ottenere supporti da parte di aziende e che l’intero viaggio è finanziato con risorse familiari e con l’aiuto di molti amici. A breve uscirà il libro che racconta la prima fase del viaggio e lui spera possa concorrere ad incrementare le risorse da destinare al progetto. Photocredit: Sebastiano Coco

Cosa ti ha motivato a fare il giro del mondo in moto?

R: Ho sempre desiderato poter viaggiare e farlo con la motocicletta, ma per problemi vari ho sempre rimandato la realizzazione del mio sogno. Una mattina mi sono svegliato con la precisa convinzione che se non l’avessi fatto subito non lo avrei più fatto e da lì è cominciata questa avventura. Mi accorgo che il tempo passa inesorabilmente senza aspettare nessuno. I giorni si sommano ai mesi e questi agli anni.

A 56 anni, ho girato la clessidra e ho deciso di riprendermi il mio tempo…Voglio evitare che i giorni diventino maledettamente tutti uguali e noiosi, non voglio cercare più un motivo bugiardo per svegliarmi la mattina alla ricerca di obblighi ed impegni. Voglio che il tempo che mi rimane da vivere scorra ad una velocità diversa, voglio fare qualcosa che mi piace, voglio appagare un desiderio che ho avuto fin da quando da bambino sfogliavo gli atlanti geografici per imparare a memoria tutti i nomi degli Stati e delle città del mondo…Voglio fare il giro del mondo e voglio farlo nel modo che mi è più congeniale, voglio farlo in moto, sulla strada, chilometro dopo chilometro, inebriandomi di sapori e profumi, riempiendomi di immagini…Voglio avere qualcosa da ricordare e da raccontare a chi vorrà ascoltarmi e, anche per pochi minuti, vorrà viaggiare con me. Voglio fare il giro del mondo in moto!

Quali sono state le difficoltá che hai trovato durante i tuoi viaggi?

R: Partire per un lungo periodo di tempo e soprattutto verso terre sconosciute è di per sè un’ enorme difficoltà. Per cui, ho preparato il viaggio con assoluta meticolosità. Nonostante questo le difficoltà sono state molteplici. Le prime le ho avute ancor prima di partire, ovvero quando ho richiesto i visti di ingresso ai vari paesi che intendevo attraversare o visitare. Durante il viaggio le difficoltà maggiori, a parte la qualità delle strade o le pessime condizioni climatiche, sono state nell’attraversamento di alcune frontiere a causa dei lunghi tempi di attesa e della burocrazia incomprensibile. In alcune frontiere sono rimasto in attesa per più di 5 ore.

Le peggiori strade di tutta l’Asia le ho trovate in Uzbekistan o poi in Kazakistan, e in quest’ultimo paese dopo aver guidato per più di 10 ore ininterrottamente su strade che chiamarle pessime è un complimento, nell’unico tratto meno sconnesso ho subito il taglieggio di due poliziotti che mi hanno estorto una ventina di euro adducendo che andavo oltre i limiti di velocità. Non ho mai superato i limiti, anche perchè mi ero imposto di non farlo: per andare lontanissimo occorre farlo piano!

Mapa del percorso del giro al mondo.

Coco on the road! Photocredit: Sebastiano Coco

Qual è stato il posto che ti è piaciuto di piú fino ad ora?

R: In assoluto il paese in cui ho lasciato il cuore è l’Iran, dove oltre alle bellezze di una terra magnifica e ai monumenti di ineffabile fatture ho avuto il piacere di essere accolto dal popolo più pacifico e cordiale del pianeta. E questa opinione è ampiamente condivisa da mia moglie che mi ha seguito durante tutto il primo tratto del viaggio, ovvero da casa fino a Tashkent in Uzbekistan e poi in Australia. Ovunque ci siamo fermati siamo sempre stati accolti come degli amici, come dei parenti. Ci hanno offerto alloggio, cibo ed assistenza di qualunque tipo, senza chiedere nulla in cambio, ma per la sola ragione di essere stranieri nella loro terra, e quindi oggetto delle loro premure in quanto mandati da Allah.

Hai conosciuto molti italiani all’estero? Che lingua parli quando viaggi?

R: Trovi sempre un italiano all’estero, perfino nella lontanissima Vladivostok ho incontrato un friulano che da 20 anni vive e lavora in Russia, ma ovviamente la concentrazione maggiore si ha in Australia, dove gli italiani sono una bella fetta della popolazione…Purtroppo nei paesi attraversati l’italiano non è una lingua conosciuta, quindi ci siamo arrangiati con quel poco di inglese che conosco, spero di rifarmi in Argentina.

Il percorso di Sebastiano Coco in Argentina.

Immagine del percorso che farà in Argentina. Photocredit: Sebastiano Coco

Perché hai scelto Ushuaia come punto di partenza in Sud America?

R: In realtà, il punto di partenza per poter visitare l’America è certamente Ushuaia. Partire dalla “fine del mondo è un buon modo per rientrare nel mondo” e in più Ushuaia ha origini italiane. Purtroppo, ho qualche difficoltà a spedire la moto direttamente ad Ushuaia per cui partirò per il mio percorso sudamericano da Buenos Aires. Da qui mi dirigerò ad Ushuaia per poi tornare verso nord attraversando la famosa Ruta 40. Una volta visitata tutta l’Argentina passerò in Cile con tappa finale a Santiago.

Cosa ti piacerebbe assaggiare in Argentina?

R: Davvero di tutto ma in particolare l’asado. Amo molto le grigliate! Gli argentini sono “latini” e quindi appartenenti al mio stesso ceppo, con tradizioni, lingua e sentimenti comuni. Penso di trovare un’accoglienza magnifica e una quantità enorme di amici.

Possiamo dire che il giro del mondo in moto è il sogno della tua vita?

R: Assolutamente no, tant’è che lo sto facendo. L’idea che una persona nasce e muore nello stesso posto, senza aver mai visto le bellezze del mondo o meglio la varietà del genere umano che lo abita è davvero sconsolante. Se non ci fossero stati nella storia uomini che hanno lasciato la propria casa alla ricerca di qualcos’altro, l’Australia, per esempio, o forse anche la stessa Argentina non sarebbero esistite. Io sogno un mondo senza frontiere dove tutti possono scegliere dove vivere e come vivere e dove il viaggiatore viene accolto come un fratello.

Logo di Coco on the road.

Per seguire il suo giro al mondo, seguite “Coco on the road” su Facebook oppure visitate il suo sito web www.cocoontheroad.it. Photocredit: Sebastiano Coco

 

Sebastiano ci chiede di segnalare che ha bisogno di trovare qualcuno a Buenos Aires (privato, azienda, associazione o club motociclistico) che possa tenere in consegna la sua moto il tempo necessario per raggiungere l’Argentina. Per maggiori informazioni si può contattare Sebastiano su Facebook.

Coco on the road: il giro del mondo in moto! ultima modifica: 2018-01-17T14:48:40-03:00 da Amira Celeste Giudice

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