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I 150 anni di Luigi Pirandello: Buenos Aires gli rende omaggio

Pirandello

Per ricordare i 150 anni della nascita del famoso scrittore italiano Luigi Pirandello, l’Istituto Italiano di Cultura ha organizzato una conferenza a carico del Professore di Letteratura Italiana Rino Caputo.

Il professore ha cominciato la sua esposizione presentando un Pirandello “molto poco consueto”. Ha parlato su alcuni aspetti della sua vita e opera. E ha segnalato alcune curiosità utili per leggere l’autore e per poter reinterpretare il suo teatro in un modo molto più vicino a noi.

Luigi Pirandello

Rino Caputo ha pubblicato molti saggi e volumi su Dante, Petrarca, Manzoni e naturalmente Pirandello. Ha svolto lezioni e seminari in numerosissime università straniere. Ed è direttore della rivista “Pirandelliana”.

Pirandello e Buenos Aires

Rino Caputo racconta che lo scrittore ha fatto due viaggi in Sudamerica: nel 1927 e nel 1933. In questa seconda occasione, è venuto per allestire la prima assoluta della sua opera: “Quando si è qualcuno”, che è stata rappresentata per la prima volta a Buenos Aires in spagnolo. Soltanto l’anno successivo venne rappresentata a Roma in italiano. Ciò dimostra -in parole del professore- “questa particolare sensibilità che Pirandello ha avuto nei confronti della cultura argentina”.

Lo scrittore siciliano ha avuto anche la possibilità di assistere nel 1933 alla prima rappresentazione in lingua spagnola di un’altra delle sue famosissime opere: “Il berretto a sonagli”. La versione in spagnolo rimase a cura della compagnia di Luis Arata, un attore di teatro, cinema e televisione molto conosciuto in Argentina.

Un classico odierno

“Pirandello è sempre in classifica, cioè viene letto ancora oggi. Agisce nella sensibilità contemporanea”. Lo spiega il professore Caputo nel fare riferimento alla non scadenza delle opere dell’autore.

Però, nel passato, parte della critica riteneva che le tematiche da lui svolte erano viste come i problemi di particolari categorie sociali ma non di tutti. “Noi oggi possiamo dire che proprio quelle tematiche appartengo all’intera società di massa, soprattutto contemporanea”, indica Caputo.

Alla fine, un po’ di teatro …

Per concludere la serata, il Grupo de Teatro Latino -sotto direzione di Juan Di Tullio- ha rappresentato una scena di “Il berretto a sonagli”. A proposito di quest’opera, occorre ricordare che Pirandello è stato capace di esprimere la vivacità del dialetto anche nella lingua italiana. Perché, come spiega Rino Caputo, il suo italiano è molto espressivo, addirittura dal punto di vista grafico. Non è difficile trovare delle parole da lui usate per indicare, per esempio, il dissidio, l’incertezza, la contraddizione.

Luigi Pirandello

Insieme a Dante, Pirandello è l’autore in lingua italiana più conosciuto al mondo. “Il Berreto a sonagli”- rappresentata in quest’occasione dal Grupo de Teatro Latino- è una delle sue opere dove l’infedeltà, la vendetta e la pazzia diventano protagonisti.

Alcune riflessioni

Lungo la sua conferenza, il professore Caputo ha fatto capire che il discorso di Pirandello sul rapporto, sul contrasto tra verità e apparenza riguarda qualcosa di molto più profondo. “La sensazione che ci trasmette è che nella realtà non e più possibile avere certezze”, indica.

Pirandello ci mostra che il mondo ha una quotidiana sete di spettacoli. Per lui il teatro non è solo una rappresentazione artistica. Il teatro è vita, e ha a che fare con la vita dell’umanità, e perciò va difeso.

I 150 anni di Luigi Pirandello: Buenos Aires gli rende omaggio ultima modifica: 2017-09-12T09:01:08-03:00 da Julieta B. Mollo

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