La Casa Rosada: il tocco dell'italiano Francesco Tamburini - itBuenosAires

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La Casa Rosada: il tocco dell’italiano Francesco Tamburini

Casa Rosada

PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

La Casa Rosada è il Palazzo del Governo della Repubblica Argentina, la sede del Potere Esecutivo Nazionale. Si tratta di uno degli edifici storici più importanti di Buenos Aires che si trova a Balcarce 50, di fronte alla famosa Plaza de Mayo (Plaza di Maggio). Nei dintorni della Casa Rosada, tra gli edifici più importanti della città, si possono ammirare anche la Banca della Nazione, la Cattedrale di Buenos Aires ed il Cabildo di Buenos Aires.
La Casa del Governo è una delle attrazioni più visitate sia dai turisti che visitano la città che dai cittadini che vogliono conoscere uno degli edifici storici più rappresentativi della storia argentina.

Breve racconto della storia della Casa Rosada

Dichiarata Monumento Storico Nazionale nell’anno 1942, la storia della costruzione della Casa del Governo risale all’anno 1580, momento in cui Don Juan de Garay – dopo la fondazione di Buenos Aires – manda a fare i terrapieni dove successivamente venne costruita la “Real Fortaleza de San Juan Baltasar de Austria” (Reale Fortezza di San Juan Baltasar di Austria) o “Castillo de San Miguel” (Castello di San Miguel). Più tardi, nell’anno 1595, Fernando de Zárate chiede l’edificazione di una costruzione cintata che, ad inizio del secolo XVIII, si trasforma in un solido forte che ha avuto una grande importanza nella storia argentina come sede del governo durante il Virreinato del Río de la Plata (Vicereame del Río de la Plata) ed i successivi governi indipendenti.

Casa Rosada

Giardino interno della Casa Rosada che si conosce come “Patio de las Palmeras” (Patio delle Palme). Tre delle quattro palme che si trovano in questo giardino sono state piantate nell’ anno 1904.  PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

L’attuale Casa Rosada è stata restaurata moltissime volte nel corso della sua vita, ma quella più significativa è avvenuta nell’anno 1862 quando ha ricominciato ad avere importanza come sede del governo. In quel momento della storia argentina, Mitre vi si traferì con i suoi ministri e decise di rimodellare l’ antica costruzione ma è stato il suo successore – Sarmiento – che l’ha abbellita creando i giardini e pitturando l’edificio di questo colore rosato che la caratterizza.
Una volta finita la Casa Rosada, nell’anno 1873, Sarmiento incaricò all’architetto Carlos Kihlbrg la costruzione dell’ufficio postale, altra opera molto importante da ricordare. Dopo la costruzione di questo edificio però quella che allora era la sede del governo, a confronto con l’ufficio postale, sembrava piccola ed insignificante. Fu allora che il presidente Julio Argentino Roca chiese il disegno di un nuovo progetto per ingrandire la Casa del Governo.

Casa Rosada

Uno dei saloni della Casa del Governo dove si tengono le riunioni dei ministri. PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

Il progetto approvato é stato quello di Enrique Aberg, che ha proposto la costruzione di un edificio uguale a quello dell’ufficio postale ma con qualche differenza. Un altro evento molto importante è stato la demolizione dell’antico forte, del quale si conservano ancora alcune mura e finestrelle che si possono vedere nell’attuale museo della Casa Rosada.

Vi siete mai chiesti perché la Casa Rosada è di colore rosato?

Ci sono diverse teorie che provano a spiegare le ragioni della scelta di questo colore. Una prima teoria spiega che, nel secolo in cui è stato costruito il primo edificio, si utilizzava un miscuglio di calce e sangue bovino dato che aveva proprietà fissative e il risultato era un colore rosato. Una seconda teoria spiega che è stato Domingo Faustino Sarmiento a scegliere il colore rosato, dato che simboleggiava l’unione tra due partiti politici antagonisti di quell’epoca: gli unitari (rappresentati col colore bianco) ed i federali (rappresentati col colore rosso). L’ultima teoria fa semplicemente riferimento alla moda del momento; il colore rosato andava molto, specialmente in Europa e per questo si è deciso di pitturare la Casa del Governo di questo colore.

Casa Rosada

Balcone frontale della Casa Rosada. PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

Il tocco di Francesco Tamburini nella Casa Rosada

L’architetto italiano, Francesco Tamburini, è stato uno dei tanti architetti che ha avuto un’enorme importanza dal punto di vista architettonico per il suo contributo dato alla città di Buenos Aires. Apprezzato per la costruzione del Teatro Colón, l’architetto italiano è stato scelto per l’ampliamento della Casa Rosada. Così, per unificare le due costruzione, Tamburini ha disegnato un arco centrale – che si può vedere chiaramente nella foto di copertina di questo articolo – e all’interno di detto arco, si trova l’ingresso principale alla Casa Rosada.

Casa Rosada

Il “Salón Blanco” (Salone Bianco) dove si svolgono gli eventi più importanti. Il progetto e la costruzione originale di questo salone è opera di Francesco Tamburini.  PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

Il magnifico Salone Bianco della Casa Rosada è, senza dubbio, uno dei saloni più belli del Palazzo disegnato dal Tamburini. Per il pavimento è stato utilizzato legno di quercia proveniente dalla Slovenia. Il salone sembra più grande della sua dimensione reale dato che sono stati collocati degli specchi in tutte le pareti e il bellissimo lampadario in bronzo è stato costruito in Francia e assemblato a Buenos Aires.

Visitare la Casa del Governo della Repubblica Argentina

Coloro che vogliono visitare l’interno della Casa Rosada lo possono fare gratuitamente. La visita guidata ha una durata approssimativa di 45 minuti nei quali i visitatori potranno ripercorrere le diverse fasi della costruzione della Casa Rosada con un guida che gli racconterà passo passo la sua storia.

Casa Rosada

PhotoCredit: Amira Celeste Giudice

Per poter accedere alla visita guidata, l’interessato dovrà registrarsi nel sito web ufficiale della Casa Rosada facendo clic qui. Dovrà compilare un formulario selezionando il numero di visitatori che vi parteciperanno e selezionare la data e l’orario della visita. L’utente dovrà registrarsi con il suo DNI o passaporto (in caso di straniero). Una volta registrato, l’utente riceverà una mail con la sua richiesta, che dovrà presentare il giorno della visita. Si consiglia di effettuare la prenotazione con dieci giorni di anticipo.

PhotoCredit immagine di copertina: Amira Celeste Giudice

La Casa Rosada: il tocco dell’italiano Francesco Tamburini ultima modifica: 2018-07-17T10:03:51-03:00 da Amira Celeste Giudice

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