Una chitarra, un microfono e voilà: la voce di Maxi si espande e la sua simpatia raggiunge ogni angolo. Maxi Manzo fa il cantante. La sua specialità? Le canzoni italiane, sebbene abbia cominciato cantando e suonando del rock argentino. Ma lui viene da una famiglia italiana. E si sa, le proprie radici sono sempre più forti.
L’Abruzzo e il Molise, uniti
I nonni di Maxi Manzo sono arrivati a Buenos Aires dall’Abruzzo e dal Molise più di 50 anni fa. E si radicarono nella città di Mar del Plata. La causa della partenza? Naturalmente la guerra. “In Italia erano molto spaventati. I miei bisnonni erano stati prigionieri di guerra. E c’era la paura che ce ne fosse una nuova”, racconta Maxi.
A Mar del Plata fondarono le associazioni molisane e abruzzesi. Il nonno paterno fu il responsabile della fondazione dell’Unione Regionale del Molise. Ed è stato anche fondato il Centro Abruzzese di Mar del Plata. Queste associazioni cominciarono ad essere luoghi di incontro per i compaesani, dove poterono condividere esperienze, cultura, abitudini ecc.
L’eredità musicale
“La mia famiglia è sempre stata molto legata al mondo della musica. Mio nonno materno suonava la fisarmonica e una delle mie nonne cantava insieme alle sorelle. Anche mio padre in un certo momento della sua vita ha cominciato a cantare in italiano”, spiega l’intervistato.
Da piccolo, Maxi ha sempre partecipato alle attività delle associazioni: i pranzi, i giochi ecc. Fra i 13 e i 15 anni ha cominciato a suonare la chitarra. Quando ne aveva 16, andava in campeggio con la scuola e non solo suonava la chitarra ma anche canzoni religiose.
Il portabandiera della collettività italiana
“Nel 2009, sono venuti dei parenti italiani, e con un mio cugino abbiamo iniziato un programma di radio a Mar del Plata chiamato “Sveglia Abruzzo”. Da quel momento ho capito l’importanza delle proprie radici e della propria cultura”, racconta Maxi.
Così il suo interesse è andato verso la musica italiana. Insieme a suo fratello ed alcuni amici hanno creato in quell’anno il gruppo “Cuore forte e gentile”. Nel 2012 è stato invitato a suonare nel “Buenos Aires celebra Italia”, dove ha persino partecipato il corpo di ballo dell’Associazione Molisana. L’anno scorso, insieme a Veronica Morello ed al suo gruppo Madonna Nera, ha partecipato ad un tour in Italia suonando in 15 città fra il Molise, la Puglia e la Calabria.
Un omaggio alle nonne
“La canzone “Perché sei partita” l’ho scritta in italiano, un misto fra pop e rock. Un po’ per ricordare le nonne mancate”, racconta Maxi. Nel 2015, in seguito ad una convocazione per il festival della canzone italiana nel mondo di Expo Milano si è iscritto ed è andato in Italia a cantare questa canzone. Ha anche girato il videoclip nel Palazzo del Circolo Italiano. Adesso vorrebbe provare a lanciarsi come solista, anche se non rinuncia a suonare insieme al suo gruppo, Madonna Nera e a La Tartufo Band. Il talento per farlo ce l’ha.
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