Manuel Belgrano: il padre della bandiera argentina - itBuenosAires

itBuenosAires

BUENOS AIRES ECCELLENZE

Manuel Belgrano: il padre della bandiera argentina

Belgrano

Ogni 20 di giugno, in Argentina si celebra il Día de la bandera, nel giorno dell’anniversario della morte del suo disegnatore, Manuel Belgrano. La ricorrenza è piuttosto sentita in tutto il paese, come l’affezione verso il patriota argentino. Non tutti però sono a conoscenza delle sue origini, per metà italiane.

Origini del “prócer” Manuel Belgrano

Manuel José Joaquín del Sagrado Corazón de Jesús Belgrano y Peri nacque a Buenos Aires il 3 giugno 1770, da padre italiano e madre bonaerense. Il padre, Domenico Belgrano y Peri, nato a Oneglia, uno dei centri abitati che dal 1923 costituiscono il comune di Imperia, arrivò nella colonia spagnola nel 1754, autorizzato dallo stesso Re, come commerciante. Sua madre, María Josefa González Casero, era invece figlia di una famiglia meticcia proveniente da Santiago del Estero, discendente di uno dei primi conquistadores spagnoli. Questa miscellanea dette al futuro patriota la condizione di criollo (creolo), attributo comune a molta parte di quella classe dirigente locale, che diverrà protagonista del processo di emancipazione delle province sud americane dalla corona spagnola.

Manuel Belgrano

Ritratto di Manuel Belgrano durante la missione diplomatica a Londra. Olio su tela di François-Casimir Carbonnier

La formazione

Il successo negli affari permise a Don Domingo Belgrano di inviare i figli a studiare in Europa. Manuel, che a Buenos Aires aveva frequentato il Real Colegio de San Carlos, studiò diritto nelle università spagnole di Salamanca e Valladolid, specializzandosi in economia politica. Il prestigio guadagnato nei suoi studi permise a Belgrano di ottenere da papa Pio VI l’autorizzazione alla lettura di opere messe all’indice. In questo modo ebbe accesso alle idee di Rousseau e Montesquieu, oltre che alle tesi fisiocratiche di Quesnay e agli scrittori illuministi spagnoli Jovellanos e Campomanes. Dopo il ritorno a casa, Belgrano fu molto influenzato dai principi che produssero la Rivoluzione Francese, al punto da fargli abbracciare gli ideali liberali. Frequentando l’élite intellettuale spagnola, Belgrano poté partecipare alle discussioni riguardanti il diritto divino dei re, il principio di uguaglianza di fronte alla legge e l’applicazione delle Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.

Il patriota

Al ritorno dall’Europa Belgrano tentò di introdurre i nuovi ideali politici ed economici, cercando di avviare un processo di modernizzazione nella colonia sud americana, incontrando suo malgrado molta resistenza da parte della locale classe dirigente.  Per questo motivo iniziò a maturare l’idea del bisogno di maggiore autonomia dalla dominazione spagnola. Pur lavorando per il Consolato e avendo preso parte alla difesa delle colonie dal tentativo di invasione britannica, Belgrano dapprima creò il movimento chiamato “carlottismo” (che aveva come idea base quella di affidare la corona delle colonie a Carlotta Gioacchina, sorella del deposto re Ferdinando VII), poi fu protagonista dell’insurrezione che portò alla Rivoluzione di Maggio. Il 25 maggio 1810 fu eletto membro della Prima Giunta, l’organo di governo che aveva sostituito l’autorità del viceré. Pur non essendo militare di professione, Belgrano accettò vari incarichi alla guida delle forze rivoluzionarie, acquisendo il grado di generale.

Benedizione della bandiera

Benedizione della bandiera nazionale il 25 maggio 1812, da parte del canonico Juan Ignacio Gorriti, nella cattedrale di San Salvador de Jujuy. Nella rappresentazione la bandiera è sostenuta dal suo ideatore

La bandiera

I risultati sul campo di battaglia furono mediamente deludenti: l’audacia, il coraggio e la fermezza di Belgrano, non erano accompagnati da un’adeguata preparazione militare. Nella sua autobiografia egli stesso scriverà di aver accettato l’incarico per avere un abito in più da indossare. Viceversa forte ed effettivo fu l’impegno nello sviluppo dell’educazione nelle province liberate. Promosse la creazione di scuole di agricoltura, nonché di scuole per l’insegnamento di base e scuole femminili, con l’obiettivo di migliorare la produzione ed infondere nella popolazione locale la cultura del lavoro, combattendo la pigrizia. Il fatto per il quale viene più ricordato, però, fu il disegno della bandiera argentina. Il vessillo venne issato per la prima volta in quella che poi diventerà la città di Rosario, il 27 febbraio del 1812. Dopo una serie di ripensamenti e modifiche che accompagnarono le convulse fasi della formazione dello stato argentino, finalmente la bandiera disegnata da Belgrano fu adottata per identificare la neonata nazione argentina.

Imperia Busto Generale Manuel Belgrano

Il busto del Generale Manuel Belgrano, situato in piazza del Duomo a Imperia

Il legame con l’Italia

In seguito alla sua morte nel 1820, la Repubblica Argentina gli intitolò una biblioteca, che in un’ottica di scambio culturale con l’Italia, nel 1925, fu donata alla Regia Università di Genova. Anche oggi esiste ancora un legame tra la figura di Manuel Belgrano e l’Italia. Nello stesso mese delle celebrazioni in Argentina per il giorno della bandiera, nel centro abitato di Costa d’Oneglia, in piazza del Duomo, si celebra la figura e le gesta del patriota argentino di padre italiano. All’interno dei buoni rapporti tra Italia e Argentina, è stato stabilito che il 3 giugno, giorno della nascita di Belgrano, in Argentina si celebri il giorno dell’immigrante.

Manuel Belgrano: il padre della bandiera argentina ultima modifica: 2018-06-27T10:08:40-03:00 da Dante Aloisi

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top