Café Tortoni è una caffetteria che racchiude in sé parte della vita Porteña. Dalle guide di viaggio precedentemente sfogliate, possiamo intuire, che Café Tortoni, sia un tipico bar porteño d’epoca. Di fatto, sembra sia rimasto nel tempo, intatto negli anni. L’eleganza e la riverenza con cui ti accolgono i camerieri, nell’intento di farci sentire ottocenteschi, sono insiti nel far rivivere almeno per un po’ al turista, l’idea di essere ancora nell’Argentina dell’epoca.
Ma, se noi riuscissimo sul serio a trasportarci nel tempo…? Eh li si, Caro mio lettore, se ti permettessi di andare oltre la gentilezza con cui i camerieri ti portano il menù, sono sicura che capiresti perché, oggi, questo bar è così importante.
Com’è fatto il Café Tortoni?
Anche se possa sembrare banale, descrivere la sua struttura diventa di massima importanza se lo si visita con l’ottica di cogliere la ragione per cui ora è uno dei più rinomati al mondo.
Café Tortoni ha un’ amplissima sala bar, la quale ci fa capire da subito che sia stato concepito nella più ricercata eleganza dell’epoca.
Il salone principale ospita più di cento tavoli di rovere e marmo con poltrone anche esse di rovere. È molto caratteristico, ci sono piccole finestrelle ovunque. Non mancano, ovviamente, specchi, quadri e foto di tutti i VIP, che hanno voluto far visita a questo pezzo di storia. Ma quello che fa veramente spessore sono i disegni e le pitture appese ai muri di artisti celebri come per esempio “Quinquela Martin“, uno dei fondatori degli eventi letterari che ebbero inizio proprio qui.
Peña del Tortoni – Culla di riflessione culturale e politica
Nel piano di sotto, ora dedicato a concerti e spettacoli musicali, si trova uno dei saloni più importanti, denominato “La Bodega”. Un tempo però si teneva la famosa “Peña del Tortoni” (1923 – 1943). Fu luogo di riflessione e culla sia della cultura che della politica di quel periodo storico. Tra i personaggi che lo riempirono di fermento spiccano: Baldomero Fenandez Moreno (poeta argentino, considerato uno dei più alti esponenti della corrente letteraria “Sencillismo”) e Alfonsina Storni (poetessa, drammaturga e giornalista Argentina). Così come Carlos Gardel (icona del Tango argentino), Marcelo T. de Alverar (ex presidente Argentino), César Tiempo (poeta e giornalista) e tante altre celebrità le quali diedero inizio a questo punto di ritrovo, che poi fecce storia e continua tuttora a fare parte di essa.
Di fatto, più vicino ai nostri tempi, esattamente fino al 2004, è stato sede del programma radiofonico, “La Venganza será terrible” (La vendetta sarà terribile) condotto da Alejandro Dolina, un famoso attore, scrittore, giornalista e personaggio culturale di spicco dell’Argentina odierna. Ma ieri come oggi, “La Bodega” continua a essere sede intellettuale della capitale più fascinosa di Latino America.
Uno dei saloni emblematici del bar più antico di Buenos Aires, si chiama “Alfonsina Storni“. Café Tortoni, dedica questo spazio a una donna che lasciò un segno indelebile nella storia argentina. Pensate solo al coraggio e alla determinazione che questa donna ha avuto. Partecipava alle discussioni che al tempo si instauravano, in un bar per uomini, sulle vicende di una Buenos Aires che fremeva di impeto politico e perché no, anche decisionale. Per questa ragione, il bar testimonia la sua presenza e il suo protagonismo come poetessa, scrittrice e giornalista, nella vita culturale di questa nazione, con una scultura che riprende tre dei personaggi più famosi e assidui dell’epoca: José Luis Borges, Carlos Gardel e per l’appunto Alfonsina Storni.
Nasce nel 1858 e gli uomini tra un caffè e una discussione si facevano anche la barba
Ciò che è in voga negli ultimi anni in Italia, vale a dire locali, dove gli uomini si fanno la barba prendendosi cura del suo tempo, magari, assaporando un caffè con gli amici, qui a Café Tortoni era uno dei riti più importanti del momento. Non possiamo dire che quest’idea sia nata proprio tra le mura del Cafe più antico dell’Argentina. Certo è che da una ricerca recentemente fatta, in quegli anni sono nati molti caffè storici che tutt’ora sono attivi e aperti al pubblico.
Come il Gerbeaud di Boudapest, fondato anche esso nel 1848 o addirittura nel ‘700 come il “Florian” di Venezia o il Caffè Tomaselli di Salisburgo. Nessuno però, aveva una sezione apposta per il parrucchiere e tanto meno che ai giorni nostri continui a testimoniare un’usanza del genere.
Infatti, questo salone è l’unico di tutti rimasto intatto, con i mobili e l’arredamento dell’epoca. Ora, si chiama “César Tiempo” in onore al celebre scrittore habitué del bar. Adesso è diventato una specie di biblioteca con più di 1000 libri che raccontano la storia dell’Argentina.
Non ci rimane che prendere e gustarci un caffè. Dedicare del tempo, tra un sorso e l’altro per stupirci con le meravigliose vetrate del tetto, ornamento del salone principale. Poi, abbassare lo sguardo e immaginare il giorno che un grande della letteratura mondiale, Luigi Pirandello, visitò il Cafè Tortoni e ascoltando la voce privilegiata del Tango “Carlos Gardel” poté condividere la sua grandezza con altri grandi della storia e della letteratura.
In un posto come il Caffè Tortoni, imbuto di geni e grandi della storia, non puoi che ammirare ciò che ora esso rappresenta. Non tanto per i tentativi di mantenere in piedi una testimonianza che permanga negli anni, ma per la maestosa linea di tempo che ti rimane tra le dita. Linea che ti fa capire il potere che hanno un caffè e un momento condiviso tra menti geniali, di cambiare il corso della storia.
Dove si trova Café Tortoni?
Av. de Mayo, 825 (CABA)
+54 (11) 4342-4328
[email protected]